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Lingua di cane montana

Cynoglossum montanum L.

 

I botanici che per primi identificarono questo genere, e che ne scelsero il nome, furono sicuramente ispirati dalla forma ellittica delle sue foglie che sembrano proprio somigliare alla lingua di un cane (dal graco  Kyon: cane e Glotta:lingua). Il nome specifico invece si riferisce alla fascia altitudinale di preferenza della pianta che appunto ama vegetare lungo i sentieri, ai bordi dei boschi e sugli incolti tra gli 800 e 1600 m slm. E’ una specie erbacea biennale che presenta una colorazione verde poco intensa, sbiancata dalla presenza di un’evidente peluria diffusa su tutte le strutture della pianta, ed è per questo che è detta anche Erba vellutina. Da maggio a giugno il fusticino sorregge un’infiorescenza a racemo composta da 3-15 elementi caratterizzata da piccoli fiori imbutiformi che virano dal rosso carminio al vinaccia fino al viola. E’ una specie tossica ma apprezzata fin dal Medioevo come pianta officinale le cui foglie e radici venivano utilizzate in decotti ottimi per lenire e curare piccole ustioni, ragadi, abrasioni e punture di insetto.

 

Classe: Magnoliopsida · Ordine: Boraginales · Famiglia: Boraginaceae



Lingua di cane montana
Lingua di cane montana
(foto di: E. Fabrizi)
 
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