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La tutela dell’orso nel Parco dei Monti Simbruini

L’impegno del parco laziale nelle attività di monitoraggio dell’orso bruno marsicano

( 16 Gennaio 2014 ) 

Il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, con i suoi 30.000 ettari è l’area protetta regionale più estesa del Lazio. Il Parco è da anni impegnato in attività di monitoraggio sulla presenza dell’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus). Tali monitoraggi, condotti nell’ambito di specifici protocolli e progetti (PATOM: Piano d’Azione Tutela Orso Marsicano e Progetto Life ARCTOS) hanno evidenziato la frequentazione delle specie nell’area protetta.

Considerato il gravissimo rischio di estinzione che corre l’orso bruno marsicano (gli ultimi censimenti condotti nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise parlano di un numero di esemplari  compreso tra 40 e 60 unità) sono diverse le azioni di salvaguardia e tutela messe in atto in tutto il territorio.

In particolare la tutela dell’orso bruno marsicano è legata anche a una corretta gestione sanitaria degli ecosistemi nei quali questa specie sopravvive; infatti la scarsa variabilità genetica e il numero esiguo di esemplari comportano una scarsa capacità di adattamento a variazioni ambientali improvvise, una delle quali può essere rappresentata proprio dall’introduzione di un nuovo agente patogeno o dalla maggiore aggressività di patogeni già presenti. Alcune delle malattie potenzialmente pericolose per l’orso, quali Cimurro, Parvovirosi, Leptospirosi, Epatite infettiva, possono essere trasmesse dai cani. Il pericolo di trasmissione può essere ridotto vaccinando e gestendo correttamente i cani che vivono nell’areale dell’orso bruno marsicano.

Al fine di fronteggiare questa criticità, con il coordinamento del Ministero della Salute e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, i medici veterinari e i naturalisti delle Aree protette di Abruzzo, Lazio e Molise, sono stati invitati a indicare le consistenze delle popolazioni canine presenti nell’area di presenza dell’orso e le aree potenzialmente a rischio per i contatti fra cani e orse con piccoli, in modo da poter studiare la migliore strategia per condurre un’efficace campagna di vaccinazione dei cani.

 

Dopo questa fase di programmazione il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini ha ottenuto una parte dei7000 vaccini, acquistati con fondi europei all’Ufficio Conservazione della Natura della Regione Abruzzo, anche con il contributo dell’Associazione “Salviamo l’orso”, nell’ambito dell’Azione C2 del Life ARCTOS “Conservazione dell’orso bruno: azioni coordinate per l’areale alpino e appenninico”. Tali vaccini sono destinati prevalentemente ai cani degli allevatori, individuati come la categoria più rischiosa per la diffusione di agenti patogeni dai cani all’orso.

La somministrazione dei vaccini è in corso e viene effettuata oltre che nel territorio del Parco dei Monti Simbruini anche in tutto il territorio di presenza dell’orso grazie alla collaborazione dei Servizi Veterinari Regionali e delle ASL competenti territorialmente.

Le azioni di monitoraggio sanitario rivolte all’orso bruno marsicano avranno ricadute positive anche sulla conservazione delle altre specie animali selvatiche (in primis il lupo) e domestiche e quindi anche e sulle attività umane tradizionali, come la zootecnia. 

                  
 
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