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Il territorio del Parco può essere visitato anche con l'occhio rivolto alle testimonianze di epoche passate, in un excursus storico che abbraccia millenni. Si va dalle mura "saracene" di Filettino, risalenti al IV - V secolo a.C., ai ruderi dell'antico abitato di Camerata, distrutto da un incendio nel 1859, passando per il centro storico di Jenne, con i resti del castello dove nacque papa Alessandro IV, e l'imponente Castello Caetani di Trevi nel Lazio, che si estendeva su circa 800mq.
Ma i due poli di maggior attrattiva sono sicuramente il Santuario della Santissima Trinità a Vallepietra - uno dei pochi in Italia ad essa dedicati, méta di numerosi pellegrini che al canto di "viva viva, sempre viva quelle tre person divine…." entrano nella grotta del Monte Autore dove si venera l'immagine raffigurante le persone identiche in atto di benedire - ed il centro abitato di Subiaco, dove la storia emerge prepotentemente in ogni angolo: il Convento di San Francesco (1327) con il vicino ponte medievale (1356), l'arco trionfale (1787), la concattredale di Sant'Andrea (1789) e tutto il caratteristico rione che si snoda intorno alla Rocca dei Borgia, dove nacquero Cesare e Lucrezia Borgia. Poco fuori Subiaco, inerpicandosi per la Valle Santa, si incontrano i ruderi della Villa che l'imperatore Nerone si fece costruire a ridosso di tre sbarramenti artificiali del fiume Aniene ed i Monasteri di Santa Scolastica e di San Benedetto, che soli meritano una visita per le ricchezze artistiche che racchiudono e l'atmosfera di vera spiritualità che si respira.
Cervara è veramente un museo all'aperto, con le sue numerose sculture incise nella roccia, le poesie che possono leggersi nel percorrere (rigorosamente a piedi!) il dedalo di vicoli e scalinate che caratterizzano il piccolo centro.