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Il nome Comunacque dal latino "Ad commuses aquas" denota la località di confluenza, di unione tra il fiume Aniene ed il torrente Simbrivio, i due corsi d'acqua principali del parco dei Monti Simbruini.
Luogo di incantevole bellezza e di importanza storica unica: dalla preistoria per la ricchezza delle acque e la singolarità naturalistica ideale per culti pagani, a vestigia degli antichi Equi, poi valorizzato dai romani per gli acquedotti, e qui sono visibili le tracce più sicure dell'Anio Novus; vi costruirono una imponente villa per approfittare della frescura estiva di cui si può godere.
Di grande pregio ambientale, estetico e turistico, la Cascata di Trevi risulta la maggior attrazione del luogo, meta incessante degli amanti della natura e dei camminatori che percorrono le tappe del Cammino di San Benedetto e del Cammino di San Pietro Eremita.
In questo luogo San Benedetto vi fondò uno dei 12 monasteri, quello di San Salvatore di cui non restano tracce visibili.
Per l'archeologia industriale: qui sorse una centrale elettrica dopo l'Unità d'Italia, proprio nella confluenza del Simbrivio con l'Aniene, che sfruttava le acque di quest'ultimo con un canale di adduzione.