Aquila reale
Aquila chrysaetos
Classe: Aves ()
Ordine: Falconiformes ()
Famiglia: Accipitridae ()
Quando percorrendo un sentiero lungo una delle creste delle nostre montagne capita di veder da vicino questo rapace mentre si alza nel cielo trasportato da una corrente ascensionale, si viene subito colpiti dalla sua maestosità, dal suo grande becco e dai suoi possenti artigli. La sua apertura alare può superare i 2 metri. La colorazione del piumaggio è bruno scuro mentre la nuca è bionda-rossiccia; i due sessi differiscono per le dimensioni che sono nettamente maggiori nella femmina. I giovani presentano un piumaggio caratterizzato da evidenti macchie bianche sulle ali e sulla coda che vanno scomparendo negli anni con le varie mute delle penne.
In Italia la specie è sedentaria e vive sia in aree tipicamente montane sia a quote più basse caratterizzate però sempre da un basso disturbo antropico, zone boscate e ampie praterie che utilizza per cacciare. Nidifica prevalentemente su pareti rocciose ma può farlo anche sugli alberi. Di solito all'interno del territorio di una coppia sono presenti vari nidi che vengono visitati e controllati all'inizio della stagione riproduttiva; il nido scelto verrà poi sistemato con l'aggiunta di rami e altro materiale arrivando a raggiungere anche 1 mt di spessore e 2 mt di diametro. In genere vengono deposte due uova e l'incubazione che dura circa 45 giorni è portata avanti sopratutto dalla femmina; il piccolo (spesso ne sopravvive solo uno) per i primi giorni è accudito sempre dalla femmina che lo nutre con le prede portate dal maschio poi quando è più grande viene lasciato solo mentre entrambi i genitori si dedicano alla caccia. Il giovane dopo essersi esercitato battendo le ali e facendo piccoli saltelli nei pressi del nido si invola a circa 70 giorni cominciando a seguire i genitori per imparare le varie tecniche di caccia. L'aquila reale preda in genere mammiferi come lepri, roditori, volpi ma può cibarsi anche di carcasse; utilizza varie tecniche di caccia: individuando le prede o da posatoi o con lenti voli alti oppure sorprendendole volando veloce a pochi metri dal suolo. Il caratteristico “volo a festoni”,costituito da un susseguirsi di veloci picchiate e risalite, viene invece usato sia per consolidare il legame di coppia sia come messaggio di difesa territoriale.
Come altri rapaci è una specie protetta (allegato I Direttiva Uccelli 2009/147/CEE) e il Parco Naturale dei Monti Simbruini, in collaborazione con l'associazione ALTURA, ne effettua costantemente il monitoraggio; attualmente, oltre alla coppia che frequenta la valle del Simbrivio, sono stati avvistati individui in altre zone idonee del parco e ciò fa ben sperare nella futura formazione di nuove coppie.
Aquila reale
(foto di: A.Dominici)