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Il progetto prevede una serie di azioni, anche molto differenti tra loro. Si va dalla realizzazione di due aree faunistiche (una del cervo a Cervara di Roma e una del capriolo a Trevi nel Lazio) passando per il monitoraggio genetico del lupo, la reintroduzione de cervo in natura, fino ad arrivare alla realizzazione di una stazione di inanellamento per uccelli.
Allo stato attuale la reintroduzione del cervo nel Parco ha visto un buon successo, con la distribuzione degli animali in tutti i boschi, riscontrata anche con numerosi avvistamenti da parte di turisti ed escursionisti.
Per quanto concerne le aree faunistiche, quella del cervo è pienamente funzionante.
L'area faunistica del capriolo invece, nonostante diversi tentativi di rilancio, è stata purtroppo molto meno attrattiva per i turisti rispetto a quella di Cervara di Roma, visto il carattere estremamente elusivo della specie. A seguito di ciò l'Ente Parco vuole riconvertire l'area faunistica in "fattoria didattica", con duplice finalità di attrazione dei turisti e di valorizzazione dei mestieri legati storicamente al territorio (pastorizia e utilizzazione forestale), rappresentati da animali come il mulo, la pecora ecc.
Il progetto ha visto la realizzazione di tutte le opere.
Sono in corso le previste azioni di divulgazione, gestione e promozione.