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Dalla Piazza XXIV Maggio di Camerata si prende Via Madonna delle Grazie si attraversa il centro abitato e si arriva alla sterrata del Fosso Fioio, dove c'è un tabella del Parco. Si continua per un po' sulla strada asfaltata che sale per Camposecco, si supera un fontanile e si svolta a sinistra imboccando una strada asfaltata pianeggiante e che raggiunge un largo e un ponte.
Si prosegue su una piacevole stradina indicata dai segnavia 664b e si raggiunge un bivio, si lascia la stradina e si sale per il sentiero in salito nel fitto bosco e che conduce verso i ruderi di Camerata Vecchia che si intravedono nell'ultimo tratto sulla sinistra. Al bivio (1210 m) si piega a destra per un evidente sentiero a mezza costa. Superato un tratto scavato nella roccia si scavalcano due crinali poco marcati e si raggiunge un bivio e lo si segue in salita fino ad arrivare su dei terrazzi erbosi. Sullo sfondo, dall'inizio dei pianori, compare il Monte Autore. A quota 1350 m si scende leggermente, si traversa il Piano Iavone e si raggiunge il margine occidentale dell'Altopiano di Camposecco, dove sono un colubro e il rifugio di Camposecco. Si piega nettamente a destra lasciando i segnavia del Sentiero Coleman. Traversata la strada sterrata principale, si continua per una carrareccia che raggiunge e percorre un vallone circondato dalla faggeta. Si esce dal bosco in località Te Confini e si attraversa il pianoro di Campo Buffone e si prosegue fino a scavalcare il crinale boscoso del Passo delle Pecore. Una ripida discesa porta ad una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana e poi alla grossa strada che collega Campaegli, con Livata. La si segue verso sinistra, prima in piano e poi in discesa fino ad un bel bosco di pino nero. Lo si costeggia, si risale, si superano una sbarra ed una tabella del Parco. Un tratto pianeggiante, tra prati e villini, porta all'anello e alla zona residenziale di Monte Livata.