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Tempietto eretto dai trebani poco fuori del paese nel 1483, in onore della Madonna per aver salvato Trevi dalla peste del 1476 e per aver liberato il paese dal duca di Calabria Alfonso III di Aragona figlio di Ferdinando XVIII re di Napoli, che durante la sua devastante occupazione del Lazio, desistette con i suoi soldati dal salire a Trevi, fermandosi vicino al tempietto della Madonna.
La cappella di San Sebastiano attigua alla principale, fu edificata qualche anno dopo come ringraziamento per essere rimasti incolumi dopo una seconda epidemia di peste che tra il 1482 e il 1486 afflisse le popolazioni del Lazio Meridionale.
E' lavorata con volta gotica e riparata da un cancello di ferro intarsiato, costruito nel 1606 a Subiaco. L'interno delle cappelle sono adornate da vari affreschi a firma di Petrus e di Desiderius di Subiaco, la Madonna è seduta sul trono con il bambino in braccio e nella mano sinistra tiene un giglio. Icona molto simile a quella della Madonna di Portella, edicola mariana eretta sulla sommità di Monte Malemitto, proprio di fronte all'abitato di Trevi e al portale della cinta muraria che delimita tutto il borgo medioevale denominato "Portella".