Zygaena transalpina

Ordine: Lepidotteri ()

Famiglia: Zygaenidae ()

  Zygaena transalpina è un lepidottero diffuso in Europa e in tutta la penisola italiana, ma è in Italia centrale, lungo la catena appenninica, che questa specie è al centro di complesse dinamiche che regolano l’evoluzione di due catene mimetiche alternative conosciute come “il complesso phegea” ed il “complesso filipendulae”. Il mimetismo di cui si parla è quello “mülleriano”, che si verifica quando due o più specie tossiche (mimi) convergono nello stesso pattern cromatico di tipo aposematico, che ha la funzione di segnalare ai predatori la tossicità chimica delle prede. In questo modo si genera un vantaggio evolutivo sia per i predatori, che devono imparare a riconoscere un solo segnale di inappetibilità, sia per le prede (i mimi) che vedono ridurre di molto le loro predazioni.   La peculiarità di Zygaena transalpina è che in Italia centrale, in particolare nel complesso montuoso dei Monti Simbruini-Ernici, sta gradualmente passando dalla catena mimetica “filipendulae” (rosso/nera) alla catena mimetica “phegea” (giallo/nera). Generalmente il pattern esibito da Z. transalpina è quello  tipico di tutte le specie del genere Zygaena; le antenne sono nere con riflessi verde-bluastri; il torace e l’addome sono di un blu-nero lucente; le ali anteriori sono di un colore verde-bluastro lucente e presentano sei macchie rosse disposte a coppie; le ali posteriori sono completamente rosse con un margine nero-bluastro irregolare che in alcuni esemplari, fortemente melanici, può invadere l’intera superficie alare. Ma in Italia centrale si incontrano popolazioni di transalpina altamente polimorfiche con numerosi individui giallo/arancioni più o meno melanici.   Z. transalpina è una specie che predilige gli ambienti aperti come le praterie o i versanti rocciosi su suoli calcarei, ma non disdegna anche le radure e le aree lungo i margini stradali in prossimità delle faggete o dei boschi di conifere. Il periodo di volo di questa specie è ristretto ai mesi estivi, da metà giugno a fine luglio e comunque non oltre la prima decade di agosto. Questa specie è attiva per tutta la durata del giorno, con una lieve preferenza per le ore del tardo pomeriggio; una sua tipica caratteristica è quella di rimanere per lungo tempo posata sui fiori, se indisturbata, in particolar modo le scabiose (Scabiosa, Knautia), ma anche la Rosa canina, la Sambuchella (Sambucus ebulus) e molte specie di composite (Centaurea, Carduus).