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Vivere il Parco

Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, la più vasta area protetta del Lazio

La ricchezza d'acqua ha determinato una complessa morfologia del territorio, dominato da un'ampia varietà di forme carsiche superficiali ed elevate pendenze dei versanti.
Il territorio, prevalentemente montuoso, è caratterizzato dalla presenza di due corsi d'acqua: il fiume Aniene, che nasce nel Comune di Filettino e il torrente Simbrivio, che ha origine poco a monte dell'abitato di Vallepietra.
Ai due fiumi fanno da contorno le montagne del sistema orografico dei Simbruini: le vette del Monte Viglio (2156 m) e del Monte Tarino (1961 m), il Monte Autore (1855 m) da cui si gode uno spettacolo particolarmente suggestivo e il Monte Cotento (2015 m) che domina l'abitato di Filettino.
Il Parco dei Monti Simbruini ospita numerose specie animali tipiche dell'Appennino. Sono presenti popolazioni di ungulati selvatici, come il cervo, il cinghiale e il capriolo, che costituiscono un'importante fonte di alimentazione per i lupi presenti nel territorio. Esistono inoltre segnalazioni di presenza dell'orso bruno marsicano.
Nel Parco nidificano numerose specie di uccelli, tra le più rilevanti si possono citare l'aquila reale, il picchio dorsobianco, il gracchio corallino, la coturnice.

Il Parco può essere visitato anche con l'occhio rivolto alle testimonianze di epoche passate, in un excursus storico che abbraccia millenni. Si va dalle mura "saracene" di Filettino (IV - V secolo a.C.), ai ruderi dell'antico abitato di Camerata, distrutto da un incendio nel 1859, passando per il centro storico di Jenne, con i resti del castello dove nacque papa Alessandro IV, e l'imponente Castello Caetani di Trevi nel Lazio, che si estendeva su circa 800mq. Tra i poli di maggior attrattiva sono sicuramente il Santuario della SS. Trinità a Vallepietra ed il centro abitato di Subiaco, dove la storia emerge prepotentemente in ogni angolo: il Convento di San Francesco (1327) con il vicino ponte medievale (1356), l'arco trionfale (1787), la concattredale di Sant'Andrea (1789) e tutto il caratteristico rione che si snoda intorno alla Rocca dei Borgia, dove nacquero Cesare e Lucrezia Borgia. Poco fuori Subiaco, inerpicandosi per la Valle Santa, si incontrano i ruderi della Villa che l'imperatore Nerone si fece costruire a ridosso di tre sbarramenti artificiali del fiume Aniene ed i Monasteri di Santa Scolastica e di San Benedetto, che soli meritano una visita per le ricchezze artistiche li racchiuse e l'atmosfera di vera spiritualità che si respira.
Un discorso a parte merita il paese di Cervara di Roma, dove arte, cultura e natura si integrano e compenetrano in un unicum che lascerà sensazioni e ricordi indelebili. Cervara è veramente un museo all'aperto, con le sue numerose sculture incise nella roccia, le poesie che possono leggersi nel percorrere il dedalo di vicoli e scalinate che caratterizzano il piccolo centro.
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